Cervicalgia

Quando si parla di cervicalgia (o più comunemente di cervicale) si intende una sofferenza delle vertebre cervicali. Il dolore, inizialmente al collo, si irradia alle spalle interessando i muscoli trapezi e, nei casi più gravi, gli arti superiori rendendo così difficoltosi i movimenti.
Sovente all’origine del dolore c’è un’alterazione delle strutture meccaniche delle prime vertebre della colonna, con interessamento dei muscoli annessi. Uno sforzo non adeguato, a livello del collo, che può essere istantaneo e brusco oppure prolungato, vizi posturali o esposizioni a repentine variazioni climatiche sono sufficienti a determinare la sofferenza di tale distretto corporeo. Anche componenti psico-somatiche, quali stress e ansia, possono favorire contratture dei muscoli della cervicale e, quindi, in tal caso, si parlerà di cervicalgia muscolo tensiva. Altre cause possono essere discopatie ai metameri cervicali o condizioni molto più comuni come l’artrosi, in cui si assiste a una degenerazione inesorabile dell’osso e della sua cartilagine con l’avanzare dell’età.
La diagnosi è sempre clinica, attraverso una esaustiva anamnesi e un valido esame obiettivo (movimento del collo, valutazione neurologica). Nei casi meno complicati è sufficiente una Rx del rachide cervicale, mentre in presenza di impegno radicolare è necessario effettuare indagini diagnostiche come la TAC o la R.M.N.
Per eliminare il dolore sono consigliati i farmaci antidolorifici e, più precisamente, il paracetamolo, che ha effetti collaterali minori; naturalmente, se la risposta a questo tipo di molecola non è soddisfacente, è necessario ricorrere ai FANS, altrettanto efficaci, anche se con effetti collaterali maggiori, e ai miorilassanti.
Il trattamento riabilitativo per la cervicalgia si avvale, a seconda dei casi, di molteplici approcci fisiatrici che vanno dalla massoterapia decontratturante, agli ultrasuoni a manipolo in caso di contratture dei muscoli trapezi e dei muscoli nucali, alla mobilizzazione A/P con eventuale manipolazione vertebrale (manu medica) del rachide cervicale, alla mesoterapia antalgica in caso di sofferenza muscolare.
Resta, comunque, indispensabile evitare gli atteggiamenti protratti e contrastare gli atteggiamenti viziosi attraverso una corretta gestione della postura e una regolare attività fisica.